Napoli è in rinascita. Il centro storico magari, ma vogliamo parlare delle bellezze e dei tesori della periferica costiera? In “totale stato di abbandono“. A parlarne è un sociologo belga, Derrick De Kerkhove, intervistato da Il Mattino.
Secondo lo studioso ci vorrebbe la “dittatura” a Napoli, per imporre le regole in rispetto alle bellezze che possediamo:
Qui sono sempre molto gentili, e questo è il particolare della zona, di tutti i napoletani. Io a volte passo da Nizza a Roma, Napoli, e il paragone tra il modo francese e quello italiano è bianco e nero. E si dice infatti che i francesi non sono diversi dagli italiani ma sono italiani di malumore. I luoghi valorizzati? No non lo sono, qui l’accoglienza delle persone è deliziosa, ma l’accoglienza infrastrutturale no. Si pensi a Torre Annunziata e ai suoi 5 km di costa in stato di abbandono
Derrick si è impegnato in prima persona sul territorio, in particolare quello di Torre annunziata e ha infatti dichiarato:
L’ho fatto per la città, perché ha tanti tesori completamente sprecati, lasciati perdere. Questo è un progetto di mettere insieme tutto, di far partecipare tutta la cittadinanza. Il progetto è stato presentato ma poi lasciato perdere. E’ questo il problema: l’immobilismo generale del sistema municipale, comunale
Sottolinea il fatto che “Napoli ha tanti tesori” ma che non sa metterli in evidenza come invece accade al Nord, che anche se ne possiedono di meno sono organizzati in maniera differenti, con una adeguata valorizzazione che qui al Sud manca.
A Napoli ci vuole un padre padrone? Secondo Derrick De Kerkhove sì!
Ci sono iniziative locali molto interessanti nelle zone periferiche di Napoli, soprattutto con i giovani, c’è movimento. Servirebbe però un dittatore, che punisca ogni illecito, come successe a Singapore. Io la vidi nel 1978, e c’era un grande degrado, tutta la zona era sprecata, sono tornato nel 2004 e tutto era pulito, l’acqua era limpida. Come hanno fatto? Il dittatore Lee Kuan Yew ha fatto per decenni il padre e padrone del territorio, stabilendo regole ferree senza alcuna tolleranza per i trasgressori, ma si è trattato di un dispotismo che ha funzionato. Ci vorrebbe un uomo così anche qui. Ma Napoli non sarebbe mai felice di questa situazione, perché ha una natura ribelle. Ma sarebbe bello che Napoli rispettasse i suoi monumenti e le sue strade