È stato inutile stampare sui pacchetti di sigarette tutte quelle immagini raccapriccianti che rivelano le malattie di cui uno si può ammalare se continua a fumare. Sono immagini chiassose, che non si fanno guardare e tuttavia sbarazzarsene è davvero facile. Infatti basta comprare un contenitore che copre il pacchetto con messaggi inquietanti e il gioco è fatto.
Ma se al posto di quei messaggi, andando dal tabacchi, trovassimo sui pacchetti di sigarette stampato il colore più brutto del mondo, come reagirebbe la nostra psiche? È presto detto. L’esperimento è stato fatto, appunto, sul colore più brutto del mondo. “È uguale alla morte“. “È sporco“. “È peggio del catrame“. Questo è stato il giudizio unanime da parte dei compratori di sigarette circa il Pantone 448 C, considerato il colore più brutto del pianeta.
L’esperimento è stato condotto dall’agenzia australiana GfK che ha intrapreso questa ricerca a partire dal 2011, commissionatagli dal governo di Canberra. Si sa, ad ogni colore sono associate diverse emozioni. Il blu, ad esempio, è molto adatto per internet ed è forse il più apprezzato dalla “razza umana”, per questo lo ritroviamo in molti social network. Il Pantone 448 C, invece, è un misto tra marrone e verde scuro, ergo, cosa vi fa venire in mente?
I colori tuttavia suscitano determinate emozioni anche in base alle culture di ogni paese. ll marrone, però, è quello che accomuna un po’ tutti, soprattutto se di questa tonalità. Ad ogni modo se le crociate antifumo sembrano essere destinate a fallire, quella adottata dal governo australiano, invece, pare funzionare: in quattro anni 108mila persone hanno smesso di fumare.