“Io speriamo che me la cavo” è diventato senza dubbio un cult. Nostalgia, amarezza e verità, un mix di sentimenti e sfumature partenopee che rendono poetica la pellicola girata da Lina Wertmuller. Del resto a Napoli non c’è qualcosa di “non poetico”.
Tuttavia oggi vogliamo parlarvi di uno dei magnifici bambini delle 3B. Nati dalla penna di Marcello D’Orta, autore del libro che ha ispirato il film, quegli scolari, quel cast, ha fatto la fortuna del pellicola oltre ad una magistrale interpretazione di Paolo Villaggio nel ruolo del maestro Sperelli.
“Io speriamo che me la cavo”, che fine hanno fatto i bambini del film?
Chi di voi non ricorda il bambino più cicciottello della classe? Si tratta di Nicola ed era una buona forchetta, come il professore. E a distanza di anni, oltre un ventennio, apprendiamo che anche nella vita reale la sua vera passione è il cibo, o meglio: i dolci.
Il vero nome di Nicola è Marco Bianco e oggi vive a Torino dove ha aperto non una, ma una serie di cornetterie. E anche se non ha continuato nella carriera attoriale ha saputo sfruttare il suo personaggio per farsi pubblicità e promuovere la propria attività anche tv ospitato in programmi specifici dove ha potuto presentare il suo progetto imprenditoriale. La sua cornetteria si chiama “Cornetti Night Croissanteria & Baguetteria” e ha aperto ben tre punti vendita a Torino.