La cassata di Oplontis che ha origini romane, o meglio pompeiane, è di una golosità unica. Se ne ha testimonianza attraverso un affresco rinvenuto negli scavi di Oplontis, nella città attuale di Torre Annunziata, dove prima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. sorgevano le città di Pompei ed Ercolano.
Rinvenuta in questa area la famosa villa di Poppea, seconda moglie di Nerone. Si tratta di una costruzione che risale al I secolo a.C. Proprio sui resti di queste mura è stato rinvenuto un affresco di un dolce che somiglia incredibilmente alla cassata siciliana.
Purtroppo non vi è testimonianza scritta di questa prelibatezza. Ma ad ogni modo gli studiosi, basandosi sull’immagine dell’affresco e le “regole” della pasticceria antica, hanno cercato di ricreare la ricetta. Da qui nasce così la tradizionale “Cassata di Oplontis” (Oplonti, la zona suburbana vicino Pompei).
Ecco la ricetta antica della cassata di Oplontis
Ingredienti:
– ricotta di pecora, 800 gr
– pinoli, 30 gr
– noci sgusciate, 30 gr
– albicocche secche, 70 gr
– cedro, 70 gr
– uva passita, 30 gr
– datteri snocciolati, 40 gr
– miele, 150 gr
Per decorare:
– fichi canditi, 4
– noci sgusciate, 4
– datteri interi, 4
– albicocche essiccate, 4
Per decorare il bordo:
– tuorli d’uovo, 2
– farina di mandorle, 100 gr
– succo di lampone, 50 gr
Preparazione:
1. Prepariamo la sfoglia rossa che ci servirà al passaggio ‘4’, impastando il rosso d’uovo con la farina di mandorla e aggiungendo il rosso dei lamponi.
2. In un recipiente versiamo la ricotta di pecora e con l’aiuto di una frusta rendiamola cremosa. Aggiungiamo man mano il miele incorporandolo alla ricotta.
3. Adesso sminuzziamo i frutti secchi e canditi in piccoli pezzi e aggiungiamo al composto di ricotta e miele.
4. Prepariamo lo stampo rotondo coprendolo con la sfoglia rossa precedentemente preparata. Poi versiamo il composto all’interno dello stampo rendendolo uniforme. Al centro aggiungiamo i frutti rossi per il decoro. Mettiamo in frigorifero a 0°C per circa 2 ore.