Ramiro Guevara Erra, una volta giunto a Napoli, non poteva non sostare da uno dei pizzaioli più famosi della città. Arrivato nel capoluogo campano per organizzare una mostra evento nel 2018, per il novantesimo anniversario dalla nascita dello storico rivoluzionario argentino, il fratello del Che ha deciso di fare sosta da Gino Sorbillo realizzando con lui una pizza.
Il pizzaiolo napoletano infatti ha insegnato a Ramiro Guevara l’arte della pizza. Lui nato dal secondo matrimonio di Ernesto Guevara Lynch, ha imparato a fare la pizza napoletana, quella vera.
Ovviamente un’artista come Gino Sorbillo non poteva fare a meno di dedicare a Che Guevara una pizza a tema: sfondo rosso con il volto in bianco e nero del medico argentino.
Bonus: vi siete mai chiesti cosa significasse quel “Che” dato che il suo nome era Ernesto? Leggenda narra che Guevara fosse solito utilizzato l’intercalare “Che”, che non ha un significato preciso, ma veniva utilizzato per richiamare l’attenzione del suo interlocutore. L’equivalente in italiano potrebbe essere “Ehi” o “Bene” o ancora in napoletano “Uè”.