“A Madonna t’accumpagna” per i napoletani è un saluto tenero, un modo di dire, dolce e amichevole, per auguare a chi lo si offre la possibilità di un buon prosieguo, un buon cammino insomma.
Mettendo “in mezzo” la Madonna è possibile evincere quanto il legame tra i napoletani e la Vergine madre sia forte. L’immagine tenera di Maria, la Mamma di Gesù, la mamma per eccellenza dell’umanità, che accompagna le giornate di chi riceve l’augurio, è una cosa tenerissima e a Napoli si utilizza con molta disinvoltura.
È quasi un augurio sacro e a scherzarci sopra era autorizzato solo Totò, il principe della risata, che senza svilirlo riuscì a giocarci su. A farlo presente fu proprio lui durante una trasmissione.
Modi di dire napoletani: “A Madonna t’accumpagna” è un affettuoso saluto
Antonio De Curtis infatti raccontò dei suoi spettacoli a Napoli al teatro Politeama. In particolare ricorda l’affettuoso custode del teatro che al termine di ogni spettacolo, quando Totò andava via, lo salutava con un caloroso “‘A Madonna v’accumpagna Principe”.
Il custode si chiamava Vincenzo e Totò una sere di quelle non resistì e gli chiese: “Vicie’ ma secondo te, San Giuseppe nun se piglia collera che ogni sera ‘a mugliera esce cu’ me?“. E con questa simpatica gag il principe della risata non poté fare altro che aggiungere l’ennesimo sorriso sul viso dell’affabile custode.