Parlare male di Napoli si sa… fa audience, soprattutto in un periodo storico dove le baby gang vengono alla luce più accanite che mai. Tuttavia bisogna essere cauti nel divulgare certe notizie. È sottilissimo il confine che intercorre tra “Parlare negativamente di Napoli per fare ascolti” e “Narrare fatti di cronaca a Napoli per smuovere la coscienza pubblica”.
Il servizio mandato in onda da Piazza Pulita è sembrato quasi una messa in scena per molti utenti della rete e i telespettatori. Lo stesso servizio non è stato gradito da Vittorio Sgarbi in questi ultimi tempi molto vicino alla città di Napoli per la promozione di alcune mostre ed eventi culturali.
Il critico d’arte più colorito d’Italia attacca lo scrittore Roberto Saviano e il suo lavoro di “denuncia” attraverso serie tv da budget da capogiro: “Finché si vedono film come quelli di Saviano in cui si esalta il piccolo criminale, si mostrano solo cose sbagliate.”.
Il pubblico negli studi di La7 non fa in tempo ad applaudire Sgarbi, stoppato dal conduttore Corrado Formigli che lo zittisce, letteralmente: “Ma chi esalta questo fenomeno? Ma cosa sta dicendo?”.
Non ci vuole un mago per individuare la falla del servizio che Vittorio Sgarbi ha cercato di sottolineare: “Sto dicendo che sei uno stronzo, tu diseduchi. Stai dicendo cretinate, fascista! fascista!”.
A questo punto Sgarbi non ha fatto in tempo a sottolineareiil suo punto di vista che dalla regia gli è stato tolto l’audio del microfono tanto che Formigli ha appunto comunicato al suo ospite: “Sei come in un acquario, parli ma non ti sentiamo. Ma con chi credi di avere a che fare?”.