Come la maggior parte delle pietanze, saporitissime, della cucina partenopea anche questa, la ricetta degli scagnuozzi napoletani, proviene dalla tradizione povera. Durante la guerra la farina di granturco si trovava a buon mercato e aggiungendo altri poveri ingredienti come il cacio e la ‘nzogna (strutto) si poteva realizzare uno sfizio sostanzioso e gustoso. È una sorta di polenta fritta che troviamo anche nelle friggitorie partenopee insieme al fritto misto con zeppoline e panzarotti.
In tutta Italia sono più noti come “scagliozzi“. Il nome, semanticamente, è probabile che derivi da “scaglia“, ossia un pezzo tagliato grossolanamente. Inoltre al Sud dello stivale la parola “scagliozza” indica la moneta, quindi emerge il legame con il colore dorato di questo famoso cibo “street food”.
A Napoli sono più noti come scagnozzi e sono tagliati in maniera ancora più irregolare e spesso sono preparati durante il periodo di Carnevale con un ripieno particolare.
Ricetta scagnuozzi napoletani: gustosi triangoli fritti
Ingredienti:
- farina di mais (integrale), 400 g
- acqua, 800 ml
- pecorino grattugiato, 100 g
- sale
- pepe
- olio o strutto per friggere
Preparazione:
1. In una pentola portiamo a bollore l’acqua leggermente salata e versiamo la farina. Mescoliamo per circa 2-3 minuti. Dopodiché spegniamo il fuoco e all’impasto amalgamiamo il pecorino e un po’ di pepe.
2. In un’altra padella scaldiamo l’olio o lo struttto e versiamo all’interno l’impasto precedentemente preparato. Con il coltello incidiamo il nostro impasto creando dei triangoli e dopodiché friggiamo tutto a fuoco medio basso per circa 25 minuti. Con l’aiuto di un coperchio rovesciamo lo scagnuozzo (se avete deciso di friggerli tutti insieme o altrimenti aiutatevi con una forchetta) e friggiamo anche dall’altro lato fino a quando entrambi i lati assumano una superficie dorata e croccante.
3. Per chi lo preferisce può decidere di arricchire l’impasto con i cicoli o qualche pezzettino di salsiccia.