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Melanoma, scoperto in Italia il farmaco per contrastare il tumore

La scoperta italiana è molto importante. Il farmaco che sta avendo un discreto: è in grado di ridurre la progressione del melanoma nell’80% dei pazienti trattati.

Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori italiani presso l’Università degli Studi di Firenze. Un farmaco è risultato essere efficace per combattere l’ipertensione bloccando la progressione del melanoma nell’80% dei pazienti trattati con tale farmaco.

I dettagli della ricerca sono stati pubblicato sulla rivista scientifica specializzata JAMA Oncology ed è stato condotto su 53 malati con un’età media di 63 anni e colpiti dal cancro della pelle. Un principio attivo del propranololo, il betabloccante, è il medicinale interessato e viene spesso prescritto ai pazienti per contrastare problemi di pressione alta o casi di angina. La scoperta italiana è importante e promettente visto che si tratta di un tipo di farmaco è molto economico e facile da reperire.

Melanoma, scoperto in Italia il farmaco per contrastare il tumore

Melanoma, tumore della pelle: scoperto un farmaco e una cura bloccante in via di sperimentazione

La scoperta è avvenuta attraverso un’acuta osservazione da parte dei ricercatori dell’ateneo toscano. I pazienti che resistevano di più alla malattia avevano in comune qualcosa: soffrivano di problemi pressori o altre patologie che venivano contrastate con i farmaci betabloccanti. Da qui l’intuizione del professore Vincenzo de Giorgi di sperimentare tale farmaco nei pazienti affetti da melanoma.

De Giorgi ha infatti dichiarato: “Abbiamo visto che la progressione del melanoma si riduce dell’80% senza effetti collaterali“, ha sottolineato il professor de Giorgi. Dei 19 pazienti che hanno accettato di assumere il propranarolo soltanto il 16 percento ha mostrato una progressione della malattia a tre anni dall’avvio della sperimentazione, contro il 41 percento del gruppo di controllo, ovvero di coloro che si erano rifiutati di prendere il medicinale.

Il successo ha invogliato altri team di ricerca ad utilizzarlo su altre tipologie di tumore. Il professore De Giorgio ha spiegato che il successo di questo farmaco è dato da due distinte spiegazioni:

Una è legata allo stress a cui sono sottoposti i pazienti, che provoca il rilascio di adrenalina che favorisce la comparsa dei tumori, e i cui recettori sono bloccati dal propanololo. Inoltre questa classe di farmaci va ad impedire la vascolarizzazione del tumore, una condizione necessaria per la crescita.

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