Il morbo di Cronh è una malattia infiammatoria cronica che colpisce il tratto intestinale dalla bocca fino all’ano. Si concentra in particolare modo sull’ultima parte dell’intestino tenue, l’ileo e il colon.
Questa malattia colpisce i tratti soggetti a infiammazione, gonfiore e ulcere e siccome non guarisce definitivamente si presenta ciclicamente. Tuttavia non esiste una causa specifica che scatena il morbo. Può trattarsi di una predisposizione genetica, fattori ambientali ed eventuali alterazioni della flora batterica intestinale e/o del sistema immunitario, così come il fumo di sigarette.
Diagnosticare il morbo di Crohn non è facile. Spesso i sintomi possono depistare ed essere confusi con altre patologie. Segnali possono essere dolori addominali, a deboli ad acuti dolori articolari, febbre, diarrea cronica dalla durata di almeno quattro settimane, perdita di peso, perdite di sangue nelle feci febbre, dolori articolari, perdita di peso, e, a livello anale, fistole o ascessi.
Il morbo di Crohn, quali esami clinici fare?
Per diagnosticare questa malattia sono necessari alcuni esami come la colonscopia, l’ecografia delle anse intestinali, risonanza magnetica addominale. Purtroppo non esiste una cura definitiva per questo tipo di disturbo ma ci sono dei farmaci che possono tuttavia alleviarli.
Quali sono le complicanze di tipo intestinale?
Gli episodi di “ostruzione intestinale” (stenosi) rappresentano probabilmente la complicanza intestinale più comune. Questi episodi sono dovuti al fatto che il processo infiammatorio può creare restringimenti di alcuni tratti dell’intestino. Le “perforazioni” (causa successiva di ascesso) sono un’altra complicanza non infrequente nei casi di malattia molto attiva. La cura di una fistola richiede la vera e propria rimozione della parte d’intestino gravemente infiammata, dalla quale trae origine. In alcuni casi, tuttavia, le fistole possono guarire combinando insieme la terapia medica con il riposo dell’intestino (sospensione dell’alimentazione orale).