Lutto nel mondo dello spettacolo partenopeo. All’età di 58 anni è morto l’attore Antonio Pennarella molto amato soprattutto per il suo ruolo di Nunzio Vintariello nella soap Rai “Un Posto al Sole“.
Il male contro il quale combatteva da anni ha avuto la meglio. È stato un attore di teatro molto attivo negli anni ’80. Antonio Pennarella ha recitato anche in altre fiction di successo come Il marescialo Rocca, La squadra, Provaci ancora prof! e Capri.
Gianfranco Gallo, suo grande amico, lo ha ricordato in una lunga lettera ammettendo quanto il cinema italiano sia stato cieco al suo talento:
Ciao Antonio! Io e te ce ne siamo fatte di risate ogni volta che ci incontravamo su un set. E come ridevi quando, prima del ciak, ti facevo le imitazioni degli attori che erano lì, quando davano l’azione tu ridevi ancora e nessuno capiva il perchè.Io e te sempre “i cattivi” della storia come contrappasso per la nostra “Fessitudine”. Diciamocelo ora, io te e non siamo stati mai così comodi per gli altri e allora “Quello è così” “quell’altro è così”…ma noi intano almeno eravamo.
Roma: avevamo fatto tutti e due il provino per Gomorra e per lo stesso ruolo, eravamo rimasti in quattro , io ero salito in treno, tu eri entrato prima di me, mi volesti aspettare per tornare insieme a Napoli con la tua macchina. Parlammo e ci divertimmo come sempre, in quella vettura non c’era alcuna rivalità, c’era solo amicizia, sapevamo di essere molto diversi e che dunque si trattava solo di scelte che avrebbero fatto indipendentemente dalla bravura. Da allora mai uno screzio o un piccolo malumore, sempre e solo amicizia.
Una cosa ti ho invidiato, la capacità di ridere sempre, anche quando le cose non ti andavano bene, io in quello da te avrei dovuto imparare e forse un po’ l’ho fatto. Il Cinema italiano con te è stato fesso: avevi un volto unico che raccontava mille cose senza parlare, i registi si sarebbero risparmiati molto lavoro. Questo Tempo che mi sta togliendo amici e colleghi ancora giovani è più fesso del Cinema. Ciao, per me resterai “Tony Musante con la cazzimma”. Ti ho voluto bene