Ha utilizzato parole e toni inappropriati ma è vero. Molte persone a Napoli non timbrano il ticket di viaggio per non parlare dei fumatori abusivi che imperterriti insistono nel fumare nelle banchine della metro Linea 1 di Napoli. Così ieri l’imprenditore Gianluca Brambilla si è scagliato contro il capoluogo campano in merito alla gestione dei trasporti, non risparmiando nemmeno i napoletani.
La conduttrice di Agorà, Serena Bortone, ha tentato di rimettere in riga l’imprenditore, che ormai si pronunciava contro Napoli a ruota libera. Nel bel mezzo del dibattito in cui Umberto De Gregorio, presidente EAV, spiegava come educare gli utenti a pagare il biglietto, Brambilla ha dichiarato:
Bisogna raccontare le differenze di questo paese. A Napoli il biglietto non va fatto pagare, mai. E a Milano dovrà costare due euro, e avremo un certo tipo di metropolitana, ultramoderna. A Napoli dovranno accontentarsi, magari migliorerà il traffico, la gente non si ammazzerà più perché va in giro in tre in motorino. Avranno mezzi pubblici fatiscenti però eliminate i tornelli, eliminate gli investimenti, i conduttori, i bigliettai. Eliminate i servizi superflui, riducete i costi al minimo e lasciateli salire gratis. Perché antropologicamente il napoletano vuole salire gratis.
Ad intervenire in difesa dei napoletani è stato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, invocando l’intervento della Commissione di Vigilanza della Rai: “La tv di Statodeve escludere Brambilla da ogni trasmissione dopo quello che ha detto oggi. La televisione di Stato è pagata anche dai napoletani“.
Offese contro i #napoletani ad Agorà su Rai Tre. I #Verdi chiedono l’esclusione dell’imprenditore Brambilla da tutte le trasmissioni della televisione di Stato. Appello ai #Parlamentari della Commissione di vigilanza Rai“Capiamo che la Lega, che ha costruito le sue fortune politiche anche sull’odio e il razzismo verso i napoletani e i meridionali in genere, si opporrà, ma la Rai, la televisione di Stato, deve escludere l’imprenditore Gianluca Brambilla da ogni trasmissione televisiva dopo quello che ha detto oggi”.A chiederlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e lo speaker Gianni Simioli de La radiazza di RadioMarte riportando che “l’imprenditore milanese, ospite di Agorà, la trasmissione del mattino di RaiTre, ha detto che antropologicamente i napoletani sono abituati a non pagare i servizi e i trasporti e a vivere nell'illegalità e altre castronerie del genere visto che, proprio in Campania, stiamo portando avanti una battaglia senza frontiere contro furbetti e delinquenti”.“Non basta la giusta levata di scudi e la presa di posizione della conduttrice e di altri ospiti in studio, perché quel che ha detto Brambilla è gravissimo e merita l’espulsione dai programmi della Televisione di Stato che è pagata anche dai napoletani e, di certo, non lo fanno per essere offesi senza alcun motivo” hanno aggiunto Borrelli e Simioli appellandosi “ai Parlamentari campani che siedono nella Commissione di vigilanza Rai affinché chiedano l’esclusione di Brambilla da tutte le trasmissioni televisive della Rai”.
Publiée par Francesco Emilio Borrelli sur Mercredi 19 septembre 2018