I dati dello share non sono ancora stati pubblicati ma noi non abbiamo dubbi su chi sia il programma vincitore degli ascolti di ieri sera. “Stanotte a Pompei“, con Alberto Angela, è stato già premiato dai social. Applausi e lodi soprattutto dai giovani. Quella del divulgatore scientifico è una capacità straordinaria di narratore e che ha reso magico un racconto così inquietante e devastante come l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Per secoli la città antica di Pompei è stata sommersa dalle macerie, riportata in vita solo a partire dal ‘700; quella città che Alberto Angela ha definito: “La più viva delle città morte“. Atmosfere magiche, la scelta del sentiero notturno e il supporto di professionisti per narrare le vicende, come quello appunto di Giancarlo Giannini e Marco D’Amore, hanno fatto di questo viaggio qualcosa di memorabile; interessanti ance gli interventi di altri esperti per parlare del gioco delle luci e delle ombre, dell’arte che si respira a Pompei, e delle vicende storiche più curiose supportate da un’altra grande narratrice di tali storie come Eva Cantarella.
Lo spettacolo sì, ci mostra tutti i reperti archeologici di valore umano e materiale dei reperti ritrovati, ma allo stesso tempo ciò che instilla nell’animo dello spettatore è l’apprensione per quelle ore di paura prima e durante la furia esplosiva di un “vulcano killer” che ha travolto l’intera città romana senza risparmiare nessuno. La descrizione, della mostruosità e la bellezza del Vesuvio che erutta, attraverso le parole di Plinio il Giovane e la ricostruzione sapiente di Alberto Angela, a millenni di distanza, ci affascinano in egual misura.
Alberto Angelo narra, racconta e sembra flirtare direttamente con il singolo spettatore; su twitter nessuno riesce a trattenersi nell’esternare l’amore per il divulgatore scientifico: “Finché ci sarà Alberto Angela non potrò mai innamorarmi di nessun altro. E questo è tutto“, “Ho riattaccato l’antenna alla tv solo per vedere Alberto Angela“, “Finalmente qualcosa per cui valga la pena stare davanti alla tv“.
Nel descrivere le domus, i bordelli, le terme, le botteghe dei commercianti, Alberto Angela non risparmia le vicende umane, la paura, la fuga, per un vulcano che non si arresta e uccide tutto ciò che possa ostacolare la propria furia distruttrice. 2000 le vittime, la più colossale tragedia naturale che la storia ricordi, dovrebbe inorridirci e invece ci affascina, ci appassiona e crea apprensione.
Alberto Angela con “Stanotte a Pompei” è riuscito a conferire ancor di più il posto che questo sito archeologico merita nel mondo. Beh non capita tutti i giorni di imbattersi in una città che riemergere da più di venti metri di fango, lapilli e pietre vulcaniche. Ha un sapore inevitabilmente magico come in quei romanzi in cui si parla di una “città perduta“, incantata, con ha il potere di affascinare i visitatori di ieri, oggi, domani e nei secoli a venire.
Se vi siete persi questo fantastico viaggio tra le rovine vive di Pompei vi rimandiamo al link di Rai Replay che vi consentirà di rivedere in replica il ritorno scintillante di Alberto Angela per questa nuova stagione di Rai 1.