Luca Abete, inviato di Striscia la Notizia, torna ad occuparsi di illegalità a Napoli. Stavolta ad attirare l’attenzione è il quartiere Vasto, zona ferrovia, che da un bel po’ è diventato il regno dell’illegalità multietnica partenopea. Escalation di ogni tipo di violenza sia ai danni dei cittadini che ai danni delle forze dell’ordine e che hanno attirato anche l’attenzione del ministro degli Interni, Matteo Salvini, qalche tempo fa a Napoli in visita al quartiere Vasto.
Tuttavia dopo la sua visita nulla è cambiato. Il quartiere Vasto continua a vivere nel degrado totale. Ai microfoni di Striscia la Notizia i residenti chiedono aiuto per risolvere tutti questi disordini, soprattutto nei confronti degli immigrati che sembrano creare più caos di tutti. I cittadini sottolineano che non si tratta di razzismo: “Ma qui hanno collocato il 65% di persone rechiedenti asilo“. Lo conferma anche un altro uomo, immigrato, residente nel quartiere da dieci anni, raccontando della violenza ormai insopportabili degli altri immigrati.
Striscia la Notizia: la delinquenza multietnica, compresa quella partenopea
Ma l’illegalità a Vasto dilaga e a praticarla non sono ovviamente solo gli immigrati. Come testimoniano le telecamere di Luca Abete, si spaccia droga, a chiunque. Si passa poi alla vendita illegale di sigarette e uomini che trafficano con i permessi di soggiorno degli immigrati stessi. Giovani donne, vedove, vengono date in mogli a questi uomini richiedenti asilo che una volta celebrato il matrimonio, dietro il corrispettivo di un prezzo, acquisiscono di diritto la cittadinanza italiana.
Il Vasto è inoltre il regno dei cellulari rubati, quelli sottratti soprattutto in zona ferrovia e rettifilo (corso Umberto I). Ma non solo, alcuni napoletani si sostituiscono anche alla motorizzazione fornendo a chiunque patenti di guida false in meno di mezz’ora e “fatte bene”.
Insomma un vero e proprio regno dell’illegalità a pochi passi dalla stazione centrale di Napoli che senza alcun tipo di controllo continua ad agire indisturbata lasciando vivere nel terrore i residenti onesti del quartiere.