La Lila de “L’Amica Geniale”, interpretata da Ludovica Nasti, non è una combattente solo per “fiction”. La piccola ed emergente attrice puteolana ha già combattuto una battaglia personale che per fortuna ha vinto.
Già caso letterario, il romanzo di Elena Ferrante, è destinato a diventare anche un grande successo televisivo, o magari lo è già soprattutto grazie all’espressività e alla bravure delle due piccole attrici che vestono i panni delle protagoniste da bambine. Proprio Lila, interpretata dalla piccola Ludovica, è abituata ad essere forte e lo ha raccontato in una intervista al settimanale Oggi: “Quando ho dovuto tagliare i capelli perché sono stata calva per tanto tempo e finalmente avevo i capelli lunghi“.
La dodicenne attrice ha combattuto con tutte le sue forze contro la leucemia e ne è uscita. È stata una lunga battaglia vinta con tanta forza di volontà visto che dai 5 ai 10 anni ha vissuto praticamente entrando ed uscendo dagli ospedali. La mamma infatti racconta:
Abbiamo sofferto e avuto paura, ma è stata proprio lei a darci coraggio: in ospedale era diventata la mascotte del reparto. Mia figlia ha affrontato anche gli esami dolorosi come una guerriera, per questo non abbiamo più paura di nulla. Siamo grati alla vita anche solo di aprire gli occhi ogni mattina, tutto il resto si risolverà
Ludovica è già un volto della moda come baby modella ed è approdata alla tv grazie all’amica della mamma che probabilmente ha notato la somiglianza della bambina con la protagonista del libro della Ferrante. Sotto suo consiglio la madre di Ludovica invio le sue foto per far sì che partecipasse al casting. E oggi sappiamo come è andata a finire. La Nasti è stata scelta tra le 8000 aspiranti protagoniste.
Ludovica Nasti, tuttavia, è piena di risorse: vorrebbe fare l’attrice ma gioca anche a calcio ed è anche una ballerina:
Mi piaceva troppo recitare, avevo la mia roulotte per riposarmi e dopo pranzo giocavo con gli altri bambini. Mi alzavo alle sei, facevo colazione, poi avevo mezz’ora di trucco e parrucchiere. Lavoravo fino alle 17 poi avevo due ore di insegnante privato per non rimanere indietro. L’ultima scena l’ho girata con la febbre alta, non volevo che si fermasse tutto il set