Una vittoria prevedibile, forse scontata, ma apprezzatissima! Ieri Alberto Angela con “Meraviglie – la penisola dei tesori“, ha fatto incetta di share su Rai 1 con 4.500.000 milioni di telespettatori con il 19% di share. Al secondo posto invece il film di Checco Zalone “Che bella giornata” con 1.993.000 spettatori pari all’8.5% di share. Bene anche “Il Collegio” sempre targato Rai, che ha raccolto il consenso di 2.307.000 spettatori pari al 9.7% di share.
Ma a dominare è sempre la Rai, soprattutto quando il protagonista è il divulgatore scientifico preferito dagli italiani che ha inoltre mostrato, ai padroni di casa, le meraviglie del nostro Paese. Riprese perfette, la voce e la cultura di Alberto Angela sottolineavano ogni dettaglio dei luoghi che esplorava in compagnia dei telespettatori.
La prima puntata di Meraviglie si è chiusa in bellezza attraverso la meravigliosa costiera amalfitana e la città sommersa di Baia. Dall’incantevole Duomo alla Torre saracena di Capo Conca, meravigliose riprese hanno deliziato i telespettatori. In questo frangente è intervenuto anche l’artista Renzo Arbore che ha ricordato ed elogiato i luoghi e i sapori di tutta la Costiera e che lo accompagnano da sempre.
“Meraviglie”, un patrimonio artistico unico nella città sommersa di Baia
Ma la vera ciliegina sulla torta sono state le immersioni che Alberto Angela ha fatto in prima persona per raccontarci della città sommersa di Baia. Una patrimonio artistico che ci invidia il mondo intero; strade, vicoli, completamente sommersi, mosaici, ville, sculture finemente lavorate.
Nel golfo di Napoli un terremoto lentissimo ha sollevato porzioni di costa e ne ha fatte sprofondare altre. È successo nei secoli, pian piano, e col passare delle età Baia è stata dimenticata. Poi improvvisamente come ha rubato, il mare rende.
Da qui il racconto di Alberto Angela che si immerge e nuota tra le rovine di una città millenaria. “Come immergersi in un altro mondo” racconta, e lo è davvero. Ma di seguito vi lasciamo il filmato, potrete gustare l’esplorazione subacquea di una città che a guardarla sembra ancora viva, anche se popolata dagli abitanti del mare.