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martedì, Dicembre 3, 2024
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Ricetta sfogliatella Santarosa: storia e origini

Sacra di nome e di fatto ecco la storia, l'origine e la ricetta della sfogliatella Santarosa nata in un luogo magico e meraviglioso come la Costiera Amalfitana.

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A Napoli molte cose sono sacre Maradona, la cucina della mamma, ma sacra di nome è di fatto è la sfogliatella Santarosa, dalla quale prende origine l’attuale e famosissima sfogliatella partenopea. E perché questo dolce è considerato più sacro rispetto a tutti gli altri? Beh è presto detto! La sfogliatella nasce in un convento di monache di clausura (per questo chiamate anche “monachine”) sulla meravigliosa costiera amalfitana, tra Furore e Conca dei Marini.

In questo posto oltre a pregare le suore amministravano anche la cucina in stretta autarchia. Realizzavano tutto in autonomia a partire dall’orto e la vigna e un giorno, nel ‘600, la suora addetta alla cucina notò quanta semola fosse avanzata dalla colazione. E a buttarlo? Manco a pensarci! Per questo decise di reimpiegarlo mescolandolo con della frutta secca. Ne venne fuori un ripieno che decise di ricoprire con della pasta sfoglia conferendogli la forma di un cappuccio di monaco e infornò tutto. E nemmeno a dirlo la sfogliatella che prende il nome della Santa a cui il convento è dedicato, ebbe un grande successo. Attraverso la ruota degli esposti le suore la distribuivano alla popolazione e in cambio, qualcuno, lasciava qualche soldino.

Com’è arrivata la sfogliatella fino a Napoli?

Ci è voluto un po’ affinché la ricetta arrivasse fino a Napoli. Il merito va a Pasquale Pintauro, la pasticceria che ancora oggi è sito in via Toledo. Il pasticciere napoletano in qualche modo entrò in possesso della ricetta che fece ovviamente la sua fortuna tanto che trasformò la propria osteria in un laboratorio dolciario apportando alcune modifiche e inventando l’attuale sfogliatella riccia e frolla. Se siete interessati ad approfondire la storia di Pintauro vi lasciamo il link qui.

La sfogliatella Santarosa

Ingredienti per la frolla:

  • sugna, 500 gr
  • zucchero, 500 gr
  • acqua, 50 gr
  • miele d’arancia, 25 gr
  • farina, 1,250 gr
  • bicarbonato, 6 gr

Ingredienti per il ripieno:

  • latte, 1 l
  • semola, 150 gr
  • zucchero, 300 gr
  • uova intere, 8
  • ricotta, 800 gr
  • arancia candita, 500 gr
  • liquore strega, 60 gr

Preparazione:

  1. Iniziamo a preparare la pasta frolla amalgamando in maniera accurata zucchero, miele e acqua. Dopodiché aggiungere la farina, il bicarbonato e lasciare riposare in frigo per circa due ore.
  2. A questo punto prepariamo il ripieno. Portiamo il latte a ebollizione e uniamo al composto la semola precedentemente amalgamata insieme allo zucchero e alle 4 uova. Cuocere per circa 2 minuti e una volta raffreddato aggiungiamo la ricotta, le altre 4 uova, gocce di olio di cannlela, cubetti di arancia e alcolato Strega.
  3. Prendiamo la pasta frolla dal frigo e stendiamola su un piano da lavoro, precedentemente infarinato, ottenendo una pasta sfoglia di 0,4 cm. Foderare poi gli stampini con questa pasta e farcire 3/4 di ogni stampo e dopodiché chiudiamo con un altro strato di pasta frolla. Pressare bene i bordi e infornare a 200°C per circa 20 minuti.
  4. A fine cottura lasciamo raffreddare le nostre sfogliatelle Santarosa e spolverare con dello zucchero a velo o come vuole la tradizione di questa particolare e originaria ricetta, con crema pasticcera e delle amarene candite.
Ricetta sfogliatella Santarosa: storia e origini
Sfogliatella Santarosa – Instagram: @monasterosantarosa

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