Oggi, 26 luglio, si festeggia Sant’Anna, mamma di Maria Vergine e a sua volta madre del Cristo Redentore. A Napoli la figura della Santa è molto sentita. È la compatrona della città insieme ad altri 52 santi ma è a Bacoli che si festeggia più che in ogni altro luogo. La festa in suo onore risale al 1900 ed è legata all’estate con la fine del ciclo agrario. Pare inoltre che a questa circostanza è legata la sua figura rappresentata con il manto verde e giallo, simbolo della raccolta del grano e dei frutti pronti per essere raccolti.
Sant’Anna la madre di Maria
La storia di Sant’Anna è tenera ma non per questa priva di sofferenza. La sua figura è molto venerata sia a Oriente e sia in Occidente. Non conserviamo notizie della sua esistenza nei vangeli canonici, ma leggiamo della sua storia in quelli apocrifi. Sposata in seconde nozze con San Gioacchino, uomo ricco del Regno di Giuda proveniente dalla stirpe di Davide, non riuscivano ad avere figli. Gioacchino era molto più grande di Anna quando la sposò e l’impossibilità di avere figli allontanarono i coniugi. Nonostante tutto entrambi non abbandonarono la propria fede in Dio.
Pregavano notte e giorno. San Gioacchino arrivò anche ad allontanarsi per 40 giorni vivendo in preghiera e digiunando fino a quando un Angelo apparve Anna annunciandole la nascita della propria bambina: “Anna, il Signore ha ascoltato la tua preghiera e tu concepirai e partorirai e si parlerà della tua prole in tutto il mondo“. A questo punto della storia tutti sappiamo come sia andata a finire. Sant’Anna oggi è invocata soprattutto dalle madri e da tutte le partorienti che si accingono a parti difficili.