La vicenda è già nota a tutti. Qualche giorno fa il nostro meraviglioso Papa ha perso un po’ la pazienza. A seguito di uno strattonamento da parte di una delle pellegrine in Piazza San Pietro, probabilmente travolta dal phatos nel vedere Papa Francesco I, non ha pensato alle conseguenze del suo gesto, che avrebbe potuto infastidire chiunque. Il Pontefice è stato comunque criticato, e difeso anche, e infine Bergoglio in primis ha chiesto scusa per il suo gesto, o reazione per molti umanissima. Ovviamente i più creativi, come il popolo napoletano, ne ha tirato fuori un’idea straordinaria che sta già prendendo piede: la ricetta dei paccheri del Papa.
I Paccheri del Papa conferma le inclinazioni sacre e profane del partenopeo a tavola
L’ideatore di questo piatto è un ristoratore partenopeo che nel suo locale nel capoluogo campano ha inserito a menu i “paccheri del Papa”. Si tratta del ristorante Januarius che cavalcando l’onda mediatica ha deciso di inventarsi questa pietanza e riportare sui propri social lo slogan “Date dei paccheri ai vostri bambini e dite: questi sono i paccheri del Papa”.
Con paccheri, a Napoli, si intende un particolare formato di pasta molto famoso e soprattutto versatile, adatto sia a ricette di mare che di terra. “‘E paccheri” nel dialetto partenopeo, è una parola che giusto appunto significa “schiaffi” e visto l’inclinazione della cucina napoletane di unire il sacro e il profano a tavola, anche questa volta si contraddistingue per aver creato i paccheri del Papa, come le “uova ‘mpriatorio” o “i biscotti di San gennaro” o ancora “sfogliatella Santarosa“.
Gli ingredienti
Il post è diventato così virale che il ristoratore, oggi, lo abbiamo visto anche al programma di Rai 1 “Italia Sì” per raccontare dal Podio la propria idea. Si tratta di un piatto primo piatto di mare con burrata di Andria IGP, polpo verace, gamberoni e pomodoro giallo. Dall’aspetta sembrano proprio invitanti!
"I PACCHERI DEL PAPA": Paccheri Artigianali di Camporeale, Burrata di Andria Igp, Polpo Verace, Gamberoni…ovviamente…
Publiée par Januarius sur Jeudi 2 janvier 2020