Il titolo di “Capitale italiana della cultura” è stato istituito dal ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini e vede in lizza anche 6 città campane: Castellammare, Procida, Paestum, Giffoni Valle Piana, Padula e Teggiano. Luoghi di grande memoria storica e di grande cultura che dovranno spiccare tra le 44 candidature per essere elette nel 2021.
Tra le città selezionate per il bando spiccano anche quelle di valore morale per via delle enormi tragedia che le hanno colpite, come l’Aquila e Genova, dopo il crollo del ponte Morandi. Con la legge Art Bonus del 2014 verrà conferito alla città vincitrice un milione di euro per la realizzazione del progetto che presenterà.
I termini per presentare il proprio dossier è il 2 marzo 2020. Una prima scrematura, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, avverà entro il 30 aprile in quanto verrà presentata la lista dei 10 finalisti. Il 10 giugno 2020, invece, verrà eletto il vincitore con delibera del Consiglio dei ministri.
Capitale italiana della cultura 2021: ecco le città campane
La Campania parte con ben sei città. Non c’è bisogno della presentazione di Paestum, la culla della storia e della cultura della Magna Grecia, con i suoi gargantuaeschi templi e tuttavia non è l’unica a vantare di un grande patrimonio archeologico. Castellammare di Stabia possiede altrettanti siti archeologici di valore. Avviato inoltre nella cittadina stabiese anche l’allocazione nella Reggia borbonica di Quisisana dei reperti delle antiche rovine romane sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Giffoni e il suo festival del Cinema per i giovani è ormai famosa in tutto il mondo. Di grande valore la Certosa di San Lorenzo a Padula. Il Vallo di Diano, a Teggiano, è invece già patrimonio dell’Unesco e Procida, l’isola selvaggia ma letteraria di Elsa Morante.