Ercolano, come Pompeii, è una delle città vesuviane che è stata vittima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che restituisce sempre nuovi reperti sul disastro che ha sepolto le due ricche cittadine romane. In ambito archeologico questo tipo di scoperta è rara. Rinvenuti, infatti, a Ercolano i resti di cervello umano di uno degli abitanti vittima della furia del vulcano.
Ercolano: la città vesuviana restituisce i reperti di un cervello umano
La scoperta è stata effettuata da antropologi e ricercatori guidati da Pier Paolo Petrone, antropologo forense dell’Università Federico II di Napoli. La rivista New England Journal of Medicine ha reso noto lo studio sul ritrovamento dei resti di questo cervello umano il cui scheletro si trova negli ambienti di servizio del Collegio degli Augustali.
Gli studi hanno identificato le diverse proteine e acidi grassi presenti nei tessuti cerebrali e nei capelli umani. La sua vetrificazione, invece, è giustificata dall’elevato calore dell’eruzione che ha bruciato grasso e tessuti. Ancora una volta il Parco archeologico di Ercolano (patrimonio dell’umanità Unesco), restituisce una importante scoperta e quasi unica nel suo genere.