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mercoledì, Gennaio 29, 2025
Homestoria e leggendestoria di napoliI fantasmi di piazza Borsa: la damina e Colapesce

I fantasmi di piazza Borsa: la damina e Colapesce

Napoli è intrisa di esoterismo. Qui leggende di fantasmi sono state tramandate nei secoli e c'è chi ancora oggi giura di vederli vagare per la città...

La storia di due fantasmi si contendono le strade in piazza Bovio, dove c’è il palazzo della borsa e per questo più nota come piazza della borsa. Sono tante le stradine che portano a questa grande piazza, dove oggi è attiva anche la stazione Università della Linea 1 della metropolitana.

La damina seicentesca

E proprio in questi vicoli che c’è chi giura di essersi imbattuto in una donna in abiti seicenteschi che corre per non farsi vedere. Già vedere una cosa del genere uno ci rimarrebbe di stucco ed è per questo che mai nessuno pare sia mai riuscita a vederla in viso. Purtroppo poco si sà della sua identità. Secondo la leggenda tramandata oralmente pare si tratti di una giovane e bella fanciulla che continua a nascondersi per l’eternità, morta per mano delle violenze saracene durante le loro crudeli scorribande nelle vie di Napoli.

La leggenda di Colapesce

Un altro fantasma, più noto però, che si materializza nelle vicinanze, precisamente nella zona adiacente a piazza Bovio, ovvero quella di Sedile di Porto, è quello di Colapesce. A ricordarlo è anche una lapide in via Mezzocannone. La sua storia è sospesa tra “mito” e leggenda. Colapesce fu in vita un pescatore un po’ sbruffone, come riportato anche nel libro “Fantasmi a Napoli” della Ghedina: si narra infatti che si gettasse in mare per farsi inghiottire da pescecani sfruttandoli per navigare in loro come un sottomarino ed esplorare il mare. Una volto stufo però si lasciava risputare dai questi pesci.

Una volta però, per fare il gentiluomo incontrò la morte. Un giorno utilizzò una delle sue performance per recuperare il bracciale cascato in acqua e che apparteneva ad una damigella avvenente. Il gesto fece infuriare una sirena che era innamorata di lui e lo uccise facendolo annegare mentre era in procinto di farsi inghiottire da un altro pescecane. Si narra infatti che il suo spirito appaia appunto nella zona di sedile di porto quando il mare è in tempesta, come in quella sera che annegò.

I fantasmi di piazza Borsa: la damina e Colpaesce

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