Nuove prove che muterebbero le indagini da suicidio/istigazione al suicidio, in omicidio per il caso Tiziana Cantone, la donna che si tolse la vita dopo la diffusione sul web di materiale privato che la ritraeva. La madre di Tiziana, Teresa Giglio, e il suo legale si sono rivolti ad un’agenzia specializzata nel recupero dei dati dagli apparecchi elettronici, la Emme-Team di Chicago che, come riporta il Mattino, è riuscito a recuperare del materiale cancellato dal telefonino e dall’iPad di Tiziana mentre i dispositivi erano a disposizione della polizia giudiziaria (carabinieri).
L’iPhone di Tiziana Cantone sarebbe stato ridotto a tabula rasa, cancellati tutti i dati per eliminare ogni traccia. La Emme-Team però è riuscita a recuperare la rubrica telefonica in cui sono emersi circa 100 contatti. Da Apple e social network come Facebook, Instagram, Whatsapp e Twitter, hanno ottenuto l’accetto agli account di Tiziana per scandagliare nella sua vita e recuperare i contatti della giovane di 31 anni. Da tutti questi dati emergono anche le manomissioni certificate dei dispositivi e che consentiranno alla procura di Napoli di avviare le indagini di frode processuale.
La pashmina
L’avvocato della famiglia Cantone ha ottenuto anche il dissequestro della Pashmina con la quale Tiziana si era tolta la vita. Sull’indumento oltre alle tracce della madre e della zia che l’avevano trovata senza vita, rilevate anche tracce biologiche maschili. Queste nuove prove indurranno la procura a riaprire nuove indagini come omicidio visto che quella per istigazione al suicidio fu archiviata.