Il gioiellino più colorato e selvaggio delle isole partenopee, appena proclamata Capitale italiana della Cultura 2022. L’isola di Procida si fregerà dell’onore di accompagnare la cultura, in Italia, durante l’anno della rinascita. Ad annunciare la vittoria in diretta, attraverso i canali del Mibact, il ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, vincendo su altre città come Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra. “Viva Procida che ci accompagnerà nell’anno della rinascita – ha detto Franceschini – Il progetto culturale presenta elementi di attrattività di livello eccellente. La motivazione parla da sola“.
Il sindaco di Procida non può che ritenersi soddisfatto di questa vittoria:
Siamo onorati, grazie per questa opportunità storica che senz’altro coglieremo lavorando sodo per rendere orgogliosa l’Italia di questa bella scelta. […] Questa enorme gioia rappresenta il sentimento di tanti borghi dell’Italia minore. Penso che Procida possa essere considerata una metafora di tanti luoghi, di tante amministrazioni, di tante comunità che hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio per il loro territorio e che, con questo titolo, vogliono costruire un riscatto importante per le loro terre. Siamo onorati e facciamo complimenti a tutte le altre città di cui pure abbiamo visto i dossier e abbiamo studiato le loro proposte culturali. La cultura, per noi e per loro, può essere uno straordinario detonatore del piano strategico di rilancio.
Vince Procida, l’Isola di Arturo, titolo che ha ispirato uno dei celebri romanzi di Elsa Morante che non è rimasta indifferente al fascino di questa località. Vince Procida anche per la presentazione di un progetto valido e lungimirante. A parlarne è Agostino Riitano, diretture della candidatura dell’Isola:
È una vittoria epocale, non solo per l’isola di Procida e per la Campania, ma per tutto il Paese. In questo momento il Paese aveva bisogno di un progetto lungimirante e che potesse dare il segno che l’Italia non è fatta soltanto dalle grandi città d’arte ma i migliori giacimenti sono proprio in quei luoghi che sono stati considerati per anni minori. Noi con questa vittoria dimostriamo che ciò che è minore è anche profetico, e noi incorporiamo la profezia del cambiamento della cultura nel nostro Paese.
La motivazioni della giuria che hanno portato a scegliere questo borgo come Capitale italiana della Cultura per il 2022 sono le seguenti:
Il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale, che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee.