La Campania torna in zona arancione. Nella giornata odierna il Ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà un’ordinanza che andrà in vigore da domani. Dunque ci ritroveremo in zona di restrizione a partire da domani, domenica 21 febbraio. Altre regioni che passeranno in zona arancione sono l’Emilia Romagna e Molise. Tuttavia, in precedenza, anche il presidente Vincenzo De Luca aveva affermato di aver richiesto maggiori restrizioni:
È molto probabile che torneremo in zona arancione? Assolutamente sì, ma credo che abbiate visto anche voi le immagini di questi fine settimana. Migliaia e migliaia di persone in mezzo alle strade nessun rispetto delle regole. Chi controllava? Qui ormai il controllo in Italia non esiste più, nessuno controlla più nulla, dovremo contare solo sul senso di responsabilità dei cittadini. Ma in questi fine settimana che abbiamo alle spalle di senso di responsabilità ne abbiamo visto molto poco. Era inevitabile tornare in zona arancione e poi in zona rossa. La scelta delle zone gialle significa semplicemente che per un mese ci si rilassa, tutti immaginano che l’epidemia sia alle spalle, dopodiché, come ampiamente prevedibile, si ritorna in zona arancione, in zona rossa.
Attualmente la Campania ha un Rt di contagio 1,16 (l’intervallo di confidenza minimo è compreso tra 1,07 e 1,25) una classificazione di rischio moderato. La preoccupazione maggiore, tuttavia, potrebbe essere l’introduzione della variante come conseguenza di più infetti che andrebbe a stressare il sistema sanitario campano.
Campania zona arancione: cosa sarà permesso fare?
- Vietato lo spostamento al di fuori del proprio comune, eccetto i comune di un massimo di 5mila abitanti saranno consentiti spostamenti in un raggio di 30km;
- Sarà consentito circolare nel proprio comune tra le ore 5 alle ore 22;
- Attività di risotrazione, bar, pasticcerie resteranno aperti dalle ore 5 alle ore 18 e solo per asporto.
- All’interno del proprio Comune è permesso lo spostamento verso una sola abitazione privata di amici e parenti e sempre nei confini del proprio comune, una volta al giorno e con un numero limite di due persone.