La lingua napoletana è eloquente anche nell’abbreviazione degli insulti, perché si tratta di questo. Uno striscione, un lenzuolo, in cui vi è disegnato un palese insulto nei confronti del leader del Cremlino a favore della fine di questa spietata guerra contro l’Ucraina. Lo “slogan” campeggia su un balcone della provincia di Napoli, a Marano. Ad esporlo una donna Ucraina.
Nello slag napoletano l’abbreviazione KTM, ormai social, indica per esteso “kitemmuorto“, una bestemmia più che un insulto. Si rivolge a una una persone per offendere la memoria dei loro cari defunti. È un insulto abbastanza grave tra i partenopei e per chi non mastica il dialetto, in pratica è l’equivalente del romanesco “mortacci tua“.