Una lettera piena di errori ma con un nobile intento. Lo stesso che Totò e Peppino avevano nei confronti della malafemmina quando cercarono di buttare giù, nero su bianco, i loro sentimenti, facendo venir fuori un risultato esilarante e che ci ha tanto divertito.
La medesima storia, o quasi, è avvenuta nel comune di Giugliano in Campania, una delle provincie più estese della città di Napoli. Il vicesindaco di questa cittadina ha voluto esprimere il proprio cordoglio nei confronti della strage accaduta in Francia pochi giorni fa, indirizzando una missiva al sindaco di Nizza.
Il comune di Giugliano, guidato dal vicesindaco Antonio Poziello, ha tradotto, o fatto tradurre, la sua lettera in francese che purtroppo non è priva di errori. E di precisione bisogna parlare visto che i francesi ci tengono molto alla loro complessa grammatica e soprattutto che non si facciano errori nella loro lingua quando questa viene tradotta. Perciò avvalersi di uno strumento come il traduttore di Google non basta. Le frasi in francese vanno letteralmente ricostruite, come tuttavia accade in tutte le altre lingue che hanno composizioni grammaticali completamente diverse da quelle dell’italiano.
Dal “grappé” al “citoyeus” una serie di aggettivi ed errori che accennano ad un sorriso, ma tuttavia non lo facciamo. Il sindaco era in buona fede e non voleva certo suscitare ilarità nella sua missiva. Ad ogni modo agli occhi attenti dei grillini questo particolare non è sfuggito mica!
Nicola Palma, consigliere del Movimento Cinque Stelle a Giugliano, ironizza sul suo profilo Facebook allegando una foto della lettera facendo capire che la traduzione è del tutto sbagliata: ”
Attanzion si vu plè. Le vicesindacò de Giuglianò ha scritt na letter a fin ro munn. Le Comun di Nizzà ce sta chiammann purquà vò sapè c’ha fatt e’ mal che dopp a stragè avimm mannàt pur sta letter che nun se capisc. I cunsiglier e’ maggiorans a stann pur condividenn. Le cittaden giuglianes sont pregat di tradurr. Sul aròpp ve ricimm la soluziòn. Le figur de mer fin a Nizz.
Moviment Cinc Stell Giuglianò
Ovviamente non è tardata ad arrivare la risposta da parte di uno degli esponenti della maggioranza in forza a Giugliano, Paolo Liccardo, che ha scritto al consigliere del M5S: “Caro Nicola ti stimo come persona ma credo che in un momento come questo dove il dolore è sovrano mi sembra puerile sottolineare la sicura poca correttezza grammaticale che però aveva come fine ultimo sostenere, partecipare e sopratutto condividere il sentimento di immane tristezza che unisce tutti aldilà dell’appartenenza ad una nazione o ad un’altra. Siamo tutti fratelli nella sofferenza soprattutto quando a provocarla è un folle che per egoismo e fanatismo ha tolto la vita a chi per caso si trovava a passeggiare pensando di trascorrere una sera come tante”.
Ma il Consigliere Nicola Palma poteva mai esimersi al replicare a sua volta? Certo che no ed ecco cosa ha risposto: “Caro Paolo, come Giuglianè Orgogliosò, ti invito a comprendere che non condanniamo il gesto, anzi. Bensì condanniamo la totale ciucciagine (con una G?) Con cui si fanno certe cose. Rappresentare una città è una cosa seria e fate queste brutte figure è tipico di chi si improvvisa. Se non è cosa non lo fate…”. E con questa ultima che dite, il comune di Giugliano ha segnato una doppietta?