Un altro alto riconoscimento targato NA. Accade negli USA durante la 18esima edizione del Premio indetto dall’Assaciation of Italiana American Educators. L’oncologo napoletano, Antonio Giordano, è stato premiato per la sua scoperta che riduce l’insorgere del cancro.
Riconoscimenti prestigiosi durante la cerimonia avvenuta lo scorso 2 maggio a New York. Quest’anno il più importante è andato all’oncologo napoletano direttore dello Sbarro institute for Cancer Research and Molecular Medicine di Philadelphia, professore di Anatomia patologica all’università di Siena, e presidente della Human Health Foundation Onlus.
Antonio Giordano, oncologo napoletano premiato negli USA: ha scoperto il gene che previene l’insorgenza del cancro
Nel 1993 il ricercatore, genetista, scrittore e professore universitario, Antonio Giordano, scoprì e clonò un gene oncosoppressore, l’RB2/p130, in grado cioè, di prevenire l’insorgenza del cancro. Altre ricerche gli hanno inoltre consentito di scoprire i fattori chiavi nella regolazione del ciclo cellulare e fu lui a rendere noto il collegamento tra l’ambiente inquinato dai rifiuti tossici e la crescita delle patologie tumorali nella Regione Campania.
Tuttavia cosa potevamo aspettarci da un napoletano laureatosi col massimo dei voti e allievo del premio Nobel per la medicina James Dewey Watson? Inoltre fu uno dei primi a denunciare quella che sarebbe diventata la “Terra dei fuochi” di cui tutti quanti, oggi, ne sentiamo parlare. Nel 2011 Antonio Giordano pubblicò un libro: “Campania, terra di veleni” edito da Denaro Libri, scritto con Giulio Tarro. Sono una raccolta di documenti, riflessioni, statistiche e articoli in cui si affronta il problema della salute in Campania soffermandosi tra l’altro su indagini epidemiologiche che mostrano quanto il territorio sia stato danneggiato dalla presenza di rifiuti tossici.