Per le cene partenopee, fuori casa, spesso è considerato l’alternativa alla pizza. Stiamo parlando del famigerato panuozzo di Gragnano che grazie alla sua bontà è stato esportato in diverse zone della Campania. La sua invenzione è abbastanza recente. L’inventore capostipite di questa bontà è Giuseppe Mascolo che nel 1983 realizzò questa sorta di pane più lungo.
In una sera come tante mentre il signor Giuseppe preparava la cena ai suoi figli, decise di sperimentare un nuovo piatto e così venne fuori questo pane che decise di farcirlo con pancetta e mozzarella. Il sapore che ne venne fuori fu straordinario e la figlia di Mascolo decise di inserirlo poi nel menu del ristorante che possedevano, ribattezzandolo così “‘o panuozzo”.
Oggi il panuozzo viene preparato anche al centro di Napoli ma quello vero, assoluto, va gustato nel luogo in cui è nato. Può essere farcito, inoltre, in diversi modi. Tanti sono gli abbinamenti e uno dei più gettonati dai napoletani è ovviamente quello “sasicce e friarielli“.
Il panuozzo fatto in casa
Ingredienti:
- farina “00”, 400 gr
- farina manitoba, 100 gr
- acqua, 300 ml
- lievito di birra, 15 gr
- malto d’orzo, 1 cucchiaino
- olio evo, 1 cucchiaino
- sale, 10 gr
Preparazione:
- Mescoliamo in una ciotola le due farine, sale, malto e mescolare rapidamente. Aggiungiamo l’acqua nella quale abbiamo sciolto il lievito di birra sbriciolato e olio evo.
- Lavoriamo tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto morbido ed elastico.
- Mettiamolo in una ciotola, copriamolo con la pellicola trasparente e lasciamo riposare per circa 3 ore.
- A questo punto sgonfiamo l’impasto e dividiamolo in due parti formando delle fette di pane allungate e schiacciate.
- Poniamo le due fette su una teglia ricoperta da carta forno e lasciamo lievitare ancora un’aaltra ora. Dopodiché accendere il forno preriscaldato a 220°C per circa 10/15 minuti.
- Una volta sfornati (attenzione a non bruciarli) farciamoli con pancetta e mozzarella e reinforniamoli di nuovo giusto qualche minuto in modo che gli ingredienti si amalgamino al panuozzo e servire bello caldo.