Anche chi non ama una cucina a base di pesce può essere un vero ghiotto di frittura di calamari. Quegli anellini sfiziosi e teneri e con un sapore delicato ma allo stesso tempo vivace e croccante, sono davvero irresistibili. Durante le festività natalizie questo antipasto, insieme ai gamberoni, non può mancare sulle tavole napoletane.
Le origini della frittura di calamari
La frittura di calamari fa parte anche dello street food partenopeo, in particolare del cuoppo di mare, che accompagna tanti altri manicaretti impanati e deliziosi. La loro origini, inoltre, è antichissima. La storia risale ai tempi dell’Impero Romano tanto che vengono definiti anche calamari romana. Leggenda vuole sia nate nelle province appunto romane della Spagna, in Andalusia e con il nome di Los calamares alla Romana. Dunque è facile intuire che sia stata importata in Italiane e nel profondo Sud dello stivale dove si pesca il pesce più buono del mediterraneo.
Come si friggono i calamari?
In realtà non vi è nulla di così trascendentale ma bisogna però scegliere prodotti di prima qualità, dimenticarvi la friggitrice e utilizzare le vecchie e care pentole di ferro dove friggere la nostra panatura in abbondante olio. E a proposito dell’olio noi vi consigliamo quello di arachidi, molto più delicato che non andrà a guastare il sapore originario del calamaro. Inoltre se vi interessa una versione più light, ecco la nostra ricetta dei calamari al forno.
Frittura di calamari
Ingredienti
- 4 calamari
- q.b. farina "00"
- q.b. olio evo
- q.b. sale marino
Preparazione
- Iniziamo a pulire i nostri calamari: eliminiamo gli occhi e sventriamoli. Rimuoviamo i tentacoli e le ali e tagliandoli entrmabi in due parti. Il sacco, invece, va tagliato ad anelli da circa mezzo centimetro di spessore. Risciacquiamo i nostri anelli sotto acqua fredda (velocemente facendo attenzione a non farli rompere) sgrondiamoli bene ponendoli in un colino.
- In una ciotola versiamo abbondante farina. Aggiungiamo gli anellini e i tentacoli e mescoliamo bene.
- Adesso in una pentola capiente versiamo l’olio di semi di arachidi e friggiamo i nostri anellini impanati. Il segreto sta nel riscaldare bene l’olio a circa 170°C. Quando i nostri “tondini” assumeranno un colore dorate, togliamoli dal fuoco con l’aiuto di una schiumarola e adagiamoli su carta da cucina assorbente. Aggiungiamo semplicemente un pizzico di sale e serviamoli i nostri calamari fritti ancora belli caldi.
Consigli
Per insaporire ancora di più la vostra frittura di calamari, oltre al sale aggiungente una bella spruzzata di limone e sentire che sapore e che odorino. Inoltre potrete accompagnare il tutto con una bella insalatina che non stona mai accanto al pesce.