Un altro secondo piatto tipico delle tavole domenicali è la ricetta dell’arista di maiale. È una pietanza tipica toscana ma si prepara ormai in tutta Italia, anche al Sud, come alternativa all’altrettanto saporita braciola di carne ed entrambe condividono antiche origini che risalgono al ‘400.
L’arista di maiale: le origini del piatto
L’arista di maiale, che altro non è che la lombata di questo suino, deve il suo nome ad un’esclamazione pronunciata nel ‘400. Si narra infatti che il piatto fu servito durante un concilio ecumenico a degli ecclesiastici che entusiasti del buon sapore della pietanza esclamarono “aristos” parola greca che tradotta significa: “ottimo, eccellente, il migliore”.
Questo piatto è ormai uno dei preferiti dagli italiani insieme anche all’arrosto di maiale. Che è molto versatile. Un altro genere preparato soprattutto a Napoli è l’arrosto morto, una delizia con crema gustosa che si prepara genericamente con carne di vitello o anche di maiale.
Arista di maiale
Ingredienti
- 1 kg di arista (lombata di maiale)
- 1 bicchiere di vino bianco
- 30 gr di burro
- 3 cucchiai di olio
- 1 rametto di rosmarino
- latte
- sale
- pepe
Preparazione
- In una pentola capiente scaldiamo burro, olio e rosmarino. Aggiungiamo l’arista anche e lasciamo insaporire per una decina di minuti.
- Quando assumerà un bel colore dorato sfumiamo con vino bianco. Saliamo e pepiamo e inforniamo a 170°C. Durante la cottura, di tanto in tanto, giriamola e bagniamola con latte caldo e lasciamo che cuocia per circa un’ora.
- Sforniamo e lasciamo in posa per 10 minuti prima di tagliare la nostra arista di maiale a fette e servire con verdure a piacere. Per accompagnarla ideali sono le patate al forno o anche un’insalata di fagioli (utilizzate i fagioli corona).
Consigli
La bontà di questo piatto si assapora appena preparato. Tuttavia vi consigliamo di non conservarlo per più di un giorno in frigo altrimenti è preferibile la congelazione.