Il mondo, soprattutto quel del lavoro, finge che le donne stiano bene tutti i giorni di ogni mese. E invece ci sono molte donne che durante la maggior parte della propria vita devono convivere con forti dolori derivati al ciclo mestruale e far finta di nulla, andare a lavoro, svolgere mansioni domestiche, e fare tutto quello che bisogna fare come se nulla fosse. In Italia, nel 2016, è stata presentata una proposta di legge per congedo mestruale, mai andata in porto, figuriamoci se solo si può accennare ad assorbenti gratis.
Eppure qualcuno ci è arrivato. La Scozia è il primo Paese al mondo ad aver detto di sì agli assorbenti gratis per tutte le donne. La legge in Parlamento è passata con 112 voti favorevoli, nove contrari e un astenuto. Il Period Products Scotland Bill non è ancora definitivo e dovrà passare una seconda fase per proporre eventuali emendamenti. Ad ogni modo quando tutto sarà definito, farmacie, club giovanili o centri comunitari potranno distribuire tamponi mestruali gratis.
La Scozia, sempre più verso l’uguaglianza di genere
Monica Lennon, presentatrice del disegno di legge, ha dichiarato: “Alle persone in questo paese su quanto seriamente il parlamento prenda l’uguaglianza di genere“; “Perché nel 2020 la carta igienica è vista come una necessità ma i prodotti per le mestruazioni non lo sono? Essere penalizzati finanziariamente per una funzione corporea naturale non è equo né giusto“, ha spiegato invece la collega Alison Johnstone.
La situazione in Italia
In Gran Bretagna, pre Brexit, con l’ex ministro David Cameron, si parlava di eliminare la tassazione sui prodotti sanitari femminili. Cosa impossibile all’epoca per via delle leggi europei che potrebbe essere rivalutata dal governo Johnson. Attualmente la tassazione nel Regno Unito è del 5%. In Italia si è arrivati a questo risultato solo da qualche tempo abbassando l’Iva dal 22% al 5% e solo sui prodotti biodegradabili e compostabili e per le coppette riutilizzabili.