Secondo il nuovo premier italiano, Mario Draghi, ad aver perso di più è stata la didattica al Sud. Oggi, durante il suo discorso al Senato, ha toccato vari punti, e poi ovviamente anche quello che riguarda l’istruzione:
La diffusione del Covid ha provocato ferite profonde anche sul piano culturale ed educativo. Le ragazze e i ragazzi hanno avuto, soprattutto quelli nelle scuole secondarie di secondo grado, il servizio scolastico attraverso la didattica a distanza che, pur garantendo la continuità del servizio, non può non creare disagi ed evidenziare disuguaglianze. Bisogna tornare rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto al Sud dove la Dad ha incontrato maggiori difficoltà. Bisogna rivedere il disegno del percorso scolastico annuale. Il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza.
Questa parte del discorso durato 51 minuti, può significare solo una cosa per le scuole Campane e per il Sud in generale. L’anno scolastico in presenza verrà prolungato, ma non si sa se fino a estate inoltrata. Intanto il nuovo governo si appresta a rivederne il calendario.