Oggi è il giorno decisivo, giorno in cui il test del DNA dovrebbe rivelare la vera identità di Olesya Rostova, la 20enne russa che cerca sua madre dopo un presunto rapimento quando era ancora una bambina. Una storia che ha molti punti in comune con la scomparsa della piccola Denise Pipitone da Mazara del Vallo. La somiglianza con la madre, Piera Maggio, è al quanto rilevante ma la mamma della piccola Denise, che non si è mai arresa in questi anni di ricerca, resta comunque con i piedi per terra senza farsi illusioni.
Tuttavia la polemica inevitabile, il primo a lamentarsi è stato il legale della Maggio, Giacomo Frazzitta, che ha chiesto privacy e rispetto invece di finire in questo “circo mediatico” avuto luogo in Russia sull’identità della donna che in lacrime si è rivolta al programma “Lasciali Parlare” per lanciare il suo appello e tentare di riabbracciare la madre naturale.
L’avvocato di Piera Maggio prima di partecipare al programma vuole ricevere tutti i risultati scientifici da lui richiesti: “Voglio prima avere sulla mia scrivania tutta la documentazione scientifica che ho chiesto, cioè gruppo sanguigno e Dna – dice – dopo di che basta. Noi avevamo avviato questa procedura in via privata perché pensavamo di sbrigarci presto. Invece loro non fanno nulla, basta. Non sottostiamo a nessun ricatto […] Al momento non c’è nulla e siamo infastiditi da questi ritardi, dunque o ci ci fanno avere i dati al programma o non partecipiamo“. Oggi dovrebbe andare in onda il programma russo ma la presenza del legale è per ora in dubbio.