Il Parco Archeologico di Pompei ci restituisce sempre nuove scoperte di quel mondo sotterrato dalla furia devastante del Vesuvio. Stavolta gli addetti ai lavoro riportano alla luce la stanza degli scavi all’interno della Civita Giuliana, villa suburbana a Nord di Pompei. Dopo il carro cerimoniale da parata e i resti di tre cavalli, stavolta emerge un’intera area in cui vivevano i servi di una villa. Ciò consentirà agli archeologi e agli storici di ricostruire la vita quotidiana di chi si trovava ai margini della società e di cui ancora oggi ignoriamo molti aspetti.
Pompei: la vita quotidiana degli schiavi
L’ambiente è conservato in maniera eccellente visto che si è proceduto alla realizzazione di calchi e oggetti per ricostruirne le origini. La misura dei letti fanno pensare alla presenza di persone adulti e anche di ragazzini. Ritrovate anche resti di reti create con delle corde. Una cassa lignea contenenti oggi di metalli e manti, probabilmente l’occorrente che serviva per preparare i cavalli. Sotto un letto invece sono state ritrovate anfore che probabilmente contenevano oggetti personale e un “vaso da notte“. Insomma tutti oggetti che lasciano intendere di trovarsi davanti a una stanza destinata alla dimora degli schiavi.