La ricetta degli schiaffoni fritti è tipica della nostra città. Ci sono diverse scuole di pensiero circa l’origine di questo nome. Secondo alcuni deriva dal greco antico (da “πας” (tutto) e “χειρ” (mano)), dai primi fondatori di Parthenope ed è ancora usato nella lingua italiana come “pacca”, ovvero uno schiaffo dato a mano aperta, senza intenzioni ostili.
Tuttavia, l’origine più accreditata, e più logica forse, è che questa pasta chiamate anche paccheri, o appunto “schiaffoni”, deriva proprio dal napoletano per via del rumore che producono quando vengono rimescolati nella zuppiera piena di salsa. Poi c’è una spiegazione più “poetica“: alcuni attribuiscono la derivazione del nome alla bontà del formato che se ben condito stordisce il palato come un “pacchero”.
Ricetta schiaffoni fritti farciti di ricotta di bufala, melanzane e pomodorini
Ingredienti:
- Paccheri, 500gr
- ricotta di bufala, 350 gr
- pomodori secchi, 100 gr
- caciocavallo, 90 gr
- melanzane, 3 medio piccole
- uova, 6
- foglie di basilico,
- sale e pepe q.b.
- pane grattuggiato
Preparazione:
1. Prendiamo 2 melanzane, buchiamole e poi cuociamole nel forno. Dopo 20 minuti spelliamole e setacciamo la polpa che deve essere asciutta.
2. Ora possiamo tagliare l’altra melanzana in piccoli dadini e friggerli con un filo d’olio d’oliva. Tagliamo a questo punto i pomodori secchi in parti piccole. Grattugiamo il formaggio e mischiamolo alla ricotta regolando di sale e pepe.
3. Aggiungiamo alla purea di melanzane le foglie di basilico, i pomodorini e le melanzane a dadini.
4. Ora lessiamo i paccheri per 8 minuti e raffreddiamoli nell’acqua gelida. Possiamo ora farcirli con un sac a poche e riempiamoli bene. Dobbiamo cercare di non fare entrare l’olio durante la cottura.
5. Impaniamo dunque i nostri paccheri imbottiti nell’uovo e nel pan grattato e lasciamoli friggere per un paio di minuti finché non saranno ben dorati. Poi scoliamoli dall’olio in eccesso e posizioniamoli su carta assorbente.
Foto: tgcom24.it