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sabato, Novembre 23, 2024
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San Gennaro diventerà un fumetto: il Santo che si contrappone al boss

San Gennaro diventerà protagonista di un fumetto per attirare i giovani allo studio dei Beni Culturali e per allontanarli dalla camorra.

Il 19 settembre è sempre più vicino e a breve si attiveranno tutti i festeggiamenti per “l’onomastico” di San Gennaro. Addirittura il santo protettore del capoluogo campano potrebbe diventare il protagonista di un fumetto.
San Gennaro diventerà un fumetto: il Santo che si contrappone al boss

Grazie alla collaborazione tra l’ufficio scolastico regionale e la Scabec, società della Regione Campania che si occupa dei beni culturali, l’intesa potrebbe portare ad un ottima iniziativa dove una buona volta il Santo si contrappone alla figura del Boss:

L’obiettivo – spiega Patrizia Boldoni, presidente di Scabec – è sensibilizzare e formare i ragazzi delle scuole nel settore dei beni culturali

Si tratta di una serie di laboratori, accettati anche dalla Curia di Napoli, che prevede anche stage per ragazzi insieme alla formazione nel campo dei beni culturali. Napoli non è solo “Gomorra” o come si racconta nel docufilm “Robinù”, del giornalista Michele Santoro e acclamato a Venezia 73. Napoli è qualcosa di più, qui c’è anche il buono e infatti il cardinale Crescenzio Sepe dichiara:

Non credo che sia tutto “Gomorra” o “RobinÙ”. Penso all’impegno dei tantissimi volontari che sono a disposizione dei malati, dei vecchi, dei bisognosi, e che portano aiuto sociale e materiale. C’è una folla immensa – continua Sepe – ecco, si faccia un film sull’impegno dei giovani per la crescita della città. Il male c’è e fa male. E’ come un cancro

Il cardinale si rivolge ai giovanissimi delinquenti: “Non rovinate la vostra vita, voi stessi, le vostre famiglie, la comunità. Perché, per che cosa? Per un bene che, poi, alla fine è portatore di morte per voi e gli altri? Ed allora convertitevi. Pensate alla vostra vita, alla vostra dignità, all’essere uomini, potete recuperare un bene che è per tutti, che è la vostra giovinezza“.

Il calendario dei festeggiamenti del 19 settembre, “Gennaro, il sangue del popolo“, è ricco di eventi. L’amore per il Santo potrebbe essere davvero la chiave giusta da sfruttare per avvicinare i giovani all’arte, alla cultura e allontanarli dalla strada.

Il primo spettacolo sono le “Cronache di un miracolo“, adattamento di Mario Gelardi de “Il miracolo di San Gennaro“, di Henry Weedall (alle catacombe di San Gennaro, 19 e 20 settembre), il concerto “Un sorriso per ricominciare“, di Pietro Quirino (alla casa circondariale di Poggioreale, il 21 settembre, si replicherà in quello femminile di Pozzuoli), il concerto “Convenire suonando”, eseguito da 299 ragazzi del progetto promosso dalla Curia “Canta suona e cammina” (sagrato del Duomo, il 21 settembre).

Poi ci sarà ovviamente la staffetta per l’accensione della lampada votiva nel Duomo, che partiranno nei tre punti principali della città che hanno caratterizzato la vita del Santo: Pozzuoli, catacombe di San Gennaro a Capodimonte, chiesa di San Gennaro al Vomero (domenica 18 settembre).

Come di consueto, in diretta streaming, a partire dalle 10:00 del 19 settembre, si celebrerà la solenne celebrazione dell’eucarestia in onore di San Gennaro in concomitanca on la ripetizione del prodigio dello scioglimento del sangue del Santo.

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