Tra qualche giorno cadrà l’anniversario della morte di un grande attore, scrittore e regista partenopeo: Massimo Troisi. Era il 4 giugno del 1994 quando il suo cuore lo tradì e lo portò via al mondo, un mondo che con la sua cultura e la sua intelligenza avrebbe potuto solo migliorare.
Massimo Troisi è indimenticato a San Giorgio a Cremano, cittadina nella periferia di Napoli in cui è nato. Massimo Troisi se lo ricorda l’Italia tutta. Indistintamente stimato in tutto il Paese. Sono passati 23 anni dalla sua scomparsa, ma sembra solo ieri che ci ha lasciato: le sue opere sono ancora vive nel nostro quotidiano.
La sua arte va oltre il tempo perché il suo modo di essere attore era unico, perché era personaggio e se stesso allo stesso tempo. Sapete quella tristezza, quella capacità espressiva, non era studiata… ma era il suo modo di esprimersi, della sua mente e purtroppo del suo cuore malato.
Il suo cuore, la sua arte, è promossa più che mai a San Giorgio a Cremano. Su quello stesso palco, di quel piccolo teatrino, che a 15 anni credeva di non riuscire a calcare, di non essere in grado di recitare. L’attività di promozione di questa arte sono oggi portate avanti dalla sorella di Massimo, Rosaria Troisi. Apre ai bambini una strada verso l’arte e la gentilezza della natura Troisiana.
Come la stessa Rosaria Troisi ha dichiarato a TGR: “Il teatro è un po’ l’arte del vivere, come un po’ tutte le altre. Come la cultura. Io credo che attraverso la cultura esiste una disciplina. Una disciplina che porta all’educazione della bellezza. Di questi tempi c’è bisogno di educazione“.
Lo spirito di Massimo Troisi non ha mai abbandonato Napoli. Vola sulla quotidianità e la memoria di tutti noi: “Ossaje comme fa ‘o core“, ti lascia, ma non ti lascerà mai!